Elezioni Politiche 2013

Elezioni, riaperti i seggi: si vota fino alle 15
Crollo dell'affluenza, in aumento le regionali

Alle urne circa 50 milioni di elettori. Alle 22 di ieri aveva votato il 55,18%, contro il 62,55% di cinque anni fa. In alcune zone (Lombardia 2, Lazio 2 e Sicilia) perdite di 8/10 punti. Tra le cause anche il maltempo. Cresce di quasi il 10% la numero degli elettori per i governatori di Lombardia e Lazio, scende in Molise

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ROMA - Disaffezione degli elettori o semplicemente colpa del freddo e della neve e del fatto che nel 2008 si votò in aprile con temperature e situazioni climatiche molto più invitanti? Solo oggi, alla chiusura dei seggi, si potranno trarre conclusioni, il dato di domenica alle 22 mostra comunque un crollo dell'affluenza alle urne. Sono andati a votare per la Camera circa 55 elettori su 100 (55,18% per la precisione). Alla stessa ora, cinque anni fa, l'affluenza era stata del 62,55%. Nel 2008 si finì (il lunedì alle 15) con l'80,5%. Una proiezione del dato di domenica sera porterebbe a un'affluenza poco sotto il 75% tra le più basse della storia repubblicana. Migliora, invece, il dato delle regionali. Per il Lazio (si votò nel marzo del 2010) si registra una crescita: dal 41,66% al 53,19% (ma c'è il trascinamento del voto politico). Anche in Lombardia c'è un incremento di quasi dieci punti: dal 48,54 del 2010 al 57,86%. In Molise, infine si registra un calo: dal 48,53 (ottobre 2011) al 41,49.

Un calo abbastanza omogeneo con punte nelle zone più fredde, ma anche in alcune regioni meridionali, dove non ci sono stati gravi problemi di maltempo. Uno dei dati peggiori si registra nella circoscrizione di Lombardia 2 (province di Bergamo, Brescia, Varese, Como, Lecco, Sondrio) dove domenica nevicava e faceva freddo e dove si potrebbe pensare (in termini politici) a una qualche difficoltà della Lega Nord. Ma disaffezioni significative si verificano anche in Campania 2 (Avellino, Benevento, Caserta e Salerno) dove si passa dal 58,36% al 47,96%, nel Lazio 2 (Frosinone, Latina, Rieti e Vitebo) dove l'affluenza cala dal 62,71% al 53,42% e in entrambe le circoscrizioni siciliane che perdono nove e otto punti rispetto al 2008.

Il dato migliore si registra in Piemonte 1 (Torino) dove si scende di circa un punto e mezzo (dal 61,76% al 60,15%), nelle due circoscrizioni venete (meno 2,5/3 punti) e in Liguria (meno 4). Cali considerevoli ma sotto la media in Emilia Romagna (5%) e Toscana (quasi 6%).

LO SPECIALE ELEZIONI

Il voto dei leader politici. Domenica si è votato dalle 8 fino alle 22 e le urne restano aperte anche lunedì dalle 7 alle 15. In campo ci sono le coalizioni di Bersani, Berlusconi, Monti, Grillo, Ingroia, Giannino più una miriade (oltre 25) di liste minori o locali . Per i governatori la sfida è tra Maroni-Ambrosoli,  tra Zingaretti-Storace e tra Iorio e Di Laura Frattura. A poche ore dall'apertura dei seggi il premier uscente Mario Monti ha votato alla scuola elementare di piazza Sicilia nel capoluogo lombardo. Il Professore è arrivato a piedi, accompagnato dalla moglie Elsa, dalla figlia e dai nipotini. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha invece votato a Roma, nel quartiere Monti, insieme alla moglie Clio. Il segretario Pd Pier Luigi Bersani ha votato nella sua città, Piacenza poco dopo le 11, mentre Antonio Ingroia ha dato il suo voto a Palermo. Ancora una volta, sebbene questa volta involontariamente, è comunque Silvio Berlusconi a ritrovarsi protagonista sulla scena per la protesta in topless (con tanto di scritta sul corpo seminudo 'Silvio Basta') di tre attiviste del gruppo Femen, in seguito bloccate e fermate dalle forze dell'ordine.

FOTO  Leader al voto - Il fotoracconto su Instagram

Foto alle schede elettorali, bufera sui grillini. Si è fatto attendere e ha votato a Genova nel secondo giorno il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo. Per sbaglio si è portato via la matita copiativa che ha poi restituito. Domenica il suo movimento si è ritrovato al centro di un caso via web: su Facebook e Instagram sono circolate fotografie delle schede elettorali con tanto di contrassegno sulla casella del Movimento 5 Stelle, un gesto che viene sanzionato come reato. Contestazione del Movimento anche in alcuni seggi di Grosseto, dove gli scrutatori sono stati costretti a interrompere il voto per sostituire le matite copiative perché i rappresentanti di lista di Grillo hanno eccepito sulla loro conformità alla normativa.

Difficoltà per il maltempo. La neve, soprattutto al centro-nord, ma anche la pioggia al Sud hanno creato condizioni difficili a livello locale in diverse località per chi è andato a votare. Ad esempio le schede elettorali a Pantelleria sono arrivate con un volo speciale dell'Aeronautica militare a causa dell'interruzione dei collegamenti marittimi per il maltempo. A Bologna, Milano,Torino e in Liguria gli spalatori hanno lavorato durante la notte per rendere raggiungibili i seggi elettorali sgomberando dalla neve gli accessi esterni e le pensiline dei bus.

I dati. Alle urne sono chiamati circa 50 milioni di elettori. Gli elettori sul territorio nazionale, sono, per la Camera dei Deputati, 47.011.309, di cui 22.569.269 maschi e 24.442.040 femmine, per il Senato della Repubblica 43.071.494, di cui 20.547.324 maschi e 22.524.170 femmine, che eleggeranno 618 deputati e 309 senatori. Le sezioni saranno 61.597. Gli elettori della circoscrizione estero sono per la Camera dei Deputati 3.438.670 e per il Senato della Repubblica 3.103.887 che eleggeranno 12 deputati e 6 senatori.

Lo scrutinio. Subito dopo - al termine delle operazioni di voto e di riscontro dei votanti - avrà inizio lo scrutinio, cominciando dallo spoglio delle schede per l'elezione del Senato. Successivamente, martedì 26 febbraio, a partire dalle ore 14, si svolgeranno gli scrutini per le elezioni regionali.
 
Come si vota. Gli elettori ricevono due schede: una rosa per la Camera e una gialla per il Senato. Si vota per la terza volta con il famoso Porcellum. Un meccanismo elettorale che assegna alla Camera un premio di maggioranza alla lista o alla coalizione vincente. Con il risultato di "concedere" 340 seggi ai vincenti senza una soglia minima per ottenere il premio. Votare è abbastanza semplice: basta tracciare un segno nel riquadro della lista o della coalizione prescelta. Non si possono esprimere voti di preferenze.

Il meccanismo è uguale per il Senato dove però il premio di maggioranza è ripartito a livello regionale e crea l'incertezza di questi giorni sui risultati.

I 12.838.938 elettori di Lombardia, Lazio e Molise, dove si vota anche per l'elezione del presidente della Regione e del Consiglio, si vedranno consegnare una scheda verde. Si può votare per il presidente o per una delle liste che lo sostengono. O per entrambi. Gli elettori che sceglieranno di votare una delle liste, al contrario del voto nazionale, potranno esprimere un voto di preferenza. Il sistema regionale prevede anche il voto disgiunto: si può votare per un presidente di uno schieramento e per una lista che non lo appoggia e ha un altro candidato presidente. Viene eletto il candidato presidente che prende più voti.